Domenica 6 marzo 2022 lo chef Alessandro Borghese è rimasto bloccato in autostrada mentre si trovava sulla A10 Milano-Ventimiglia. Il conduttore di 4 Ristoranti non ha potuto far a meno di ‘ingannare il tempo’ postando una serie di stories su Instagram nelle quali ha espresso tutto il proprio disappunto rispetto alla situazione. Perché tutta questa stizza? Beh, perché per il cuoco questo è stato un insopportabile déjà vu.
Alessandro Borghese bloccato in autostrada: lo sfogo sui social
I cantieri, che da anni rallentano la mobilità degli automobilisti liguri, hanno ‘intrappolato’ Alessandro Borghese domenica 6 marzo. Il noto chef, alla sua seconda epopea sulla A10, si è sfogato su Instagram. Ai suoi follower ha domandato: “Siete sicuri di voler andare in Liguria?” Per poi proseguire, in maniera più o meno ironica: “Guardate qua, un dramma ragazzi. Non va bene, bisogna ribaltare il risultato. Liguri: facciamo qualcosa.”
Ha poi continuato raccontando, a chi non la ricordasse, la precedente disavventura: “Io non sono abituato alle polemiche ma 2 anni fa mi ricordo che per raggiungere mia moglie e le mie figlie in Liguria ci misi 6 ore.”
Alessandro Borghese e i cantieri liguri: Autostrade risponde
Il racconto del conduttore si è fatto via via sempre più stizzito, sino a diventare un vero e proprio sfogo polemico. “Sono passati 2 anni ma qui la situazione non è mica cambiata. Non ci si possono mettere 6 ore e mezza da Milano a Ventimiglia con l’autostrada che tra l’altro si paga.” Infine, l’ultima stoccata: “E poi tutti questi cantieri, ma dove sta la gente a lavorare?”
Alessandro Borghese ha portato a galla un disagio che automobilisti meno noti di lui vivono quotidianamente. L’eco mediatica delle sue lamentele ha però costretto Autostrade a commentare il fatto. In una lettera rivolta al cuoco, l’azienda si è dichiarata dispiaciuta per l’accaduto ed ha spiegato: “Sulla rete ligure è in corso un imponente piano di ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture.”
Autostrade ha poi ribadito: “Lei, come molti altri automobilisti, segnala la mancanza di operai a lavoro: accade spesso che l’utente, costeggiando un nostro cantiere, abbia la percezione che non vi siano né uomini né mezzi da lavoro.” E spiega: “Le cause possono essere molteplici: tra le più banali, i tempi tecnici […] Allo stesso modo, nel caso dei lavori in galleria, l’utilizzo degli scambi non consente all’utente di vedere nessun uomo a lavoro, in quanto le attività vengono svolte all’interno del tunnel in cui non è consentito il transito.”
Infine, esattamente come nel discorso pubblicato sui social dallo chef, l’ultima battuta piuttosto tagliente: “Ci farebbe piacere se volesse venire a visitare uno dei nostri cantieri e conoscere le donne e gli uomini – di cui siamo orgogliosi – che con dedizione lavorano notte e giorno per riconsegnare al Paese infrastrutture moderne.”
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