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Il “no Show” e le polemiche: è giusto applicare una sanzione a chi prenota al ristorante e non si presenta?

Il “no Show” e le polemiche: è giusto applicare una sanzione a chi prenota al ristorante e non si presenta?


L’epidemia dei “no show” nei ristoranti, già un problema persistente, ha visto un’escalation negli ultimi anni, aggravata dalle difficoltà economiche post-pandemiche. Negli Stati Uniti, l’abitudine di non presentarsi a una prenotazione senza preavviso sta spingendo sempre più esercenti a imporre severe penali finanziarie per le cancellazioni last minute o le mancate presenze. Un trend che, seppur con lentezza, inizia a guadagnare terreno anche in Europa e in Italia. La pratica, benché contestata da alcuni clienti, trova la sua giustificazione nella crescente sfida di gestire le perdite economiche legate a prenotazioni non onorate.

Secondo i dati di Resy, a gennaio il 17% dei ristoranti americani sulla piattaforma ha applicato una penale di cancellazione, rispetto al 13% dell’anno precedente e al 4% nel 2019. La tendenza è ancora più marcata nelle metropoli come New York, Los Angeles e Miami. OpenTable rileva che il 28% degli americani ha ammesso di non essersi presentato ad almeno un tavolo prenotato nell’ultimo anno. Un report del 2023 di Barclays Bank evidenzia un incremento del 40% dei “no show” e delle cancellazioni last minute del 35% tra i ristoranti britannici rispetto all’anno precedente.

Prenotare tramite un App e pagare le penali: cosa succede negli Usa

Le app di prenotazione come OpenTable e Resy, popolari negli USA, hanno facilitato l’imposizione di penali tramite la richiesta dei dati della carta di credito al momento della prenotazione. Questo ha permesso ai ristoranti di richiedere depositi o di penalizzare finanziariamente i “no show”. Le penali variano significativamente, da un minimo di 10 dollari a persona a cifre ben superiori, con la sfida di bilanciare l’efficacia della misura e l’impatto sulle prenotazioni.

Nonostante alcune critiche per l’eccessiva rigidità di questa pratica, numerosi ristoratori la ritengono essenziale per mitigare le perdite economiche causate dai “no show”. Esempi concreti di ristoranti a New York dimostrano una riduzione significativa delle mancate presenze dopo l’introduzione delle penali. Tuttavia, alcuni casi particolari, come quello di un cliente penalizzato nonostante un’emergenza medica familiare, sottolineano la necessità di maggiore flessibilità in circostanze eccezionali.

La situazione dei “no show” e delle penali di cancellazione riflette le sfide complesse che i ristoratori devono affrontare in un clima economico ancora instabile, cercando un equilibrio tra la necessità di proteggere la propria attività e il mantenimento di un rapporto positivo con la clientela.