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Verza: varietà e ricette per assaporare l’ortaggio che non teme il freddo

Verza: varietà e ricette per assaporare l’ortaggio che non teme il freddo

La verza è uno degli ortaggi più versatili e comuni della stagione fredda. Ce ne sono molte varietà, dalle più comuni a foglia verde liscia o increspata a quelle bianche o viola. Ciascuna di esse è più o meno adatta a diverse cotture ma, complessivamente, questa varietà di cavolo è capace di coprire un intero menù dagli antipasti ai primi, dai secondi ai contorni. Scopriamo allora come pulirlo, come conservarlo e quali sono le ricette migliori per assaporarlo.

Cavolo verza: un ortaggio versatile e ricco di proprietà

Il cavolo verza appartiene alla famiglia delle piante crucifere del quale fanno parte anche il cavolo cappuccio, il cavolfiore, i cavoletti di Bruxelles, il cavolo rapa e i broccoli. Rappresenta uno degli ortaggi più comuni della stagione fredda e, con le sue diverse qualità, è possibile trovarlo nei mercati e nei supermercati da ottobre a marzo.

Povera di grassi e ricca di fibre, la verza è anche una fonte naturale di antiossidanti, sali minerali, vitamine e amminoacidi. Contiene inoltro zolfo che, oltre a donarle il particolare odore forte durante la cottura, le conferisce proprietà antinfiammatorie. Il betacarotene rinforza la vista e i folati rappresentano un importante alleato contro le allergie. La vitamina K una sostanza in grado di tenere sotto controllo la pressione alta. Come molte altre qualità di cavolo, la verza contiene isotiocianati, sostanze antitumorali che stimolano la produzioni di enzimi contro la degenerazione delle cellule.

Come cucinare la verza

Non esiste una regola precisa, ma vi consigliamo di utilizzare la verza violacea di Verona o il verzotto di Asti per la preparazioni di ricchi primi piatti come delle mezze maniche con salsiccia o i pizzoccheri alla valtellinese. Le foglie larghe di verza riccia sono perfette per essere sbollentate e utilizzate per la preparazione di gustosi involtini. I frati liguri, ad esempio, sono involtini di verza ripieni di patate, bietole, uova, prosciutto e parmigiano cotti nella salsa di pomodoro. La verza di Milano, simile al cavolo cappuccio, può essere sostituita a quest’ultimo nella preparazione dei crauti, mentre il cavolo verza tardivo di Piacenza è particolarmente indicato per preparare zuppe e minestroni. 

Conservazione

Una volta acquistata, la verza intera può essere conservata anche per un paio di settimane in frigo o in un luogo asciutto e ombroso del balcone se la temperatura esterna è sufficientemente bassa. Per prepararla, invece, è sufficiente eliminare il torsolo e, se rovinate, le foglie più esterne. Poi, a seconda della ricetta che intendete preparare potete sfogliarla o tagliarla. 

Se ne avanza cruda, potete avvolgerla nella pellicola e consumarla entro 3-4 giorni. Quella cotta e condita può essere tenuta 2-3 giorni di frigo, chiusa in un contenitore di plastica. Quella solo sbollentata invece può essere anche conservata in freezer fino a 12 mesi.

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