La pastina, elemento tradizionale della cucina italiana, sta vivendo un momento di rinnovata attenzione nei menù di alta cucina, diventando protagonista di piatti che uniscono l’innovazione alla tradizione. Questa tendenza, che affonda le radici nel passato, si manifesta in una serie di piatti che riescono a reinterpretare con originalità un ingrediente apparentemente semplice, dimostrando come anche la pastina possa diventare veicolo di alta gastronomia.
Massimo Bottura, con il suo “Pasta burro e marmellata“, propone un dessert che gioca sui sapori dell’infanzia, trasformando un classico spuntino in un piatto raffinato. Cristiano Tomei, invece, con le sue “Stelline mantecate”, dimostra come un brodo saporito possa elevare un piatto di comfort food a una creazione gourmet.
Giuseppe Iannotti offre una rivisitazione lussuosa del classico riso al formaggino, portando in tavola un piatto che rimanda all’infanzia ma con una sofisticata cremosità. Fabio Curreli, invece, sfrutta la selvaggina per dare vita a “Ditalini alla selvaggina“, un piatto che si avvale di ingredienti di recupero per un risultato di grande impatto.
Cristina Bowerman con la sua “Pastina cacio & pepi” arricchita da ricci di mare introduce una variazione marina su un classico romano, mentre Alberto Quadrio trasforma i semplici “Fusilloni” in una creazione unica, grazie a una tecnica di cottura innovativa.
Gianluca Gorini propone “Tubetti al tè nero e whiskey“, un piatto che esplora sapori affumicati e complessi, e Dario Pandolfo presenta “Ditalini alla cipolla di Giarratana e tuma persa“, un omaggio ai sapori della Sicilia.
Marco Bernardo, con “Bavette anguilla e crescione“, sorprende per la combinazione di sapori, e Michael Silhavì con gli “Spaghettini freddi mantecati alle ostriche” offre un’esperienza gustativa che unisce mare e terra.
Infine, Irina Steccanella, con la sua “Gramigna e salsiccia“, dimostra come sia possibile reinterpretare un classico in chiave raffinata, mantenendo al contempo un legame con la tradizione.
Questi esempi dimostrano come la cucina di alta gamma stia esplorando nuove vie per valorizzare ingredienti semplici e tradizionali, trasformando la pastina da ingrediente modesto a protagonista di piatti innovativi e sorprendenti. La riscoperta della pastina negli ambienti del fine dining testimonia la versatilità della cucina italiana e la sua capacità di rinnovarsi continuamente, mantenendo sempre un legame indissolubile con le sue radici.