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La pasta, un mondo di infinità bontà tutto da scoprire!

La pasta, un mondo di infinità bontà tutto da scoprire!

È buona. Di una bontà “vera”, che sa di cose semplici e genuine, nate nel passato ma pienamente vive nel presente. E custodite gelosamente nel corso del tempo. La pasta vede nelle materie prime utilizzate e nell’attenzione ai sapori i suoi indiscutibili punti di forza, ai quali si unisce l’estrema versatilità, che la rende adatta sia ai piatti più semplici che a quelli più elaborati.

Senza dimenticare il suo essere un fattore di unione e aggregazione, un modo per accorciare le distanze e sciogliere le formalità. Leggero e sano, senza perdere nel gusto, questo alimento praticamente universale si presta a tante e diverse sperimentazioni tra i fornelli, permettendo di realizzare piccoli grandi capolavori di cui andare fieri. Delizia sia per gli occhi che per il palato.

Tante ricette da provare

Spaghetti cacio e pepe, gnocchi alla sorrentina, bucatini all’amatriciana… Veri e propri classici. Ma anche pietanze leggermente più articolate, come il pesto di pistacchio e mortadella, o con radicchio, speck e noci, o, ancora, con crema di peperoni. Solo qualche esempio della grande versatilità della pasta, che consente di provare sempre nuove ricette, da condividere in famiglia e con gli amici più cari.

E tra queste ricette non può mancare la pasta alla carbonara, un primo piatto tipico della cucina romana, ma apprezzato in tutto il mondo. Veloce da preparare e davvero squisita, questa pietanza vede gli spaghetti come sua prima scelta, ma non mancano preparazioni con formati di pasta differenti.

Le varianti sono infatti numerose, così come diversi sono gli aneddoti relativi alla sua genesi. Proseguiamo allora nella lettura, scoprendo insieme l’origine della pasta alla carbonara e il suo modo di stare in cucina.

Pasta alla carbonara: un grande classico

L’ipotesi più accreditata la vuole nata nel 1944, dall’incontro tra gli ingredienti a disposizione dei soldati americani – uova, bacon e formaggio – e l’estro di un cuoco romano. Ma un’altra attribuisce i natali della carbonara ai carbonai appenninici, che erano soliti consumare un piatto chiamato “cacio e ova” in occasione delle lunghe veglie alle carbonaie. E che avrebbero potuto modificare la ricetta con l’aggiunta del guanciale o del lardo.

Una terza congettura, infine, fa risalire le radici della pasta alla carbonara alla cucina napoletana, alla luce del condimento adoperato tradizionalmente come integrazione di molti altri piatti.

Tante storie, dunque, a cui corrispondono altrettante varianti della ricetta della pasta alla carbonara, tutte buonissime. Dalla carbonara con zucchine e pancetta fino alla carbonara con il pesce, per portare un paio di esempi. Eh sì… Se scrivi su Internet “immagini ricetta pasta alla carbonara“, ti si apre letteralmente un mondo di tante opzioni tra cui poter scegliere in base a preferenze e circostanze.

Impossibile, però, non menzionare proprio la carbonara della ricetta originale romana, quella tipica con guanciale, uova fresche, pecorino romano Dop e pepe nero.

Da riprodurre assolutamente nella propria cucina facendo tesoro di una piccola “dritta” che non potrà che essere apprezzata. Perché otterrete una carbonara perfetta, resa tale da ingredienti perfettamente amalgamati tra loro. Tuorli, pecorino e pepe nero, con l’aggiunta di un cucchiaio di acqua di cottura della pasta (preferibilmente spaghetti, ma anche rigatoni), daranno infatti vita a una cremina ad hoc, morbida e vellutata, per un piatto ricco di sapore.

Un piatto da gustare sempre, in ogni occasione, dal pranzo domenicale in famiglia a un tête-à-tête romantico, o a una cena tra amici. Non resta che dire, allora, buon appetito!