Tanti anni fa era la “schiscetta” ovvero il pranzo al sacco per l’ufficio o per la pausa pranzo all’università . Oggi ha assunto denominazioni diverse, come porta pranzo, lunch box oppure bento (dal giapponese).
Comunque lo si voglia chiamare il contenitore per il cibo da asporto è diventato anche bello da vedere, oltre a dimostrare una certa funzionalità . La maggior parte sono colorati, divisi in piani o in sezioni in cui posizionare le pietanze. Si sono diffusi anche grazie al grande successo del sushi nel nostro Paese, in Giappone esistono infatti dei veri e propri artisti del bento, che non solo organizzano perfettamente i contenitori, ma sono capaci di creare opere d’arte con il cibo.
Abbiamo davvero bisogno di una guida sul come sistemare il nostro pranzo in un contenitore di plastica? Sembra strano, ma valutare i condimenti, i vari elementi a contatto e la possibilità di scaldare al microonde sono elementi fondamentali per non avere sorprese durante la pausa pranzo.
Vi è mai capitato di preparare con cura un’insalata e tra tanti ingredienti scordare l’olio e il sale? Per non parlare delle posate, alleate migliori per consumare qualsiasi pietanza, ma puntualmente dimenticate nei cassetti a casa?
Ecco alcuni consigli per preparare un lunch box perfetto! >>