La melagrana è un frutto quasi magico, che fa la sua comparsa dal mese di Ottobre. La sua composizione interna svela i chicchi, rossi e bianchi, separati dai tegumenti legnosi di colore bianco. La sua storia arriva fino a noi dall’utilizzo che ne fecero i Fenici ma se ne riscontra l’importanza già nei miti greci. Ricco di vitamine C ed A, il frutto della melagrana si accompagna bene a piatti dolci ma anche salati. Il succo è utilizzato spesso in aggiunta a quello di altri frutti e ne esistono di diverse varietà, dai più aciduli ai più zuccherini.
Proprietà
I benefici del frutto della melagrana sono molti, a partire dalla proprietà antibatterica. Sembra infatti che soprattutto il concentrato, ovvero il succo filtrato, sia capace di lenire le infiammazioni, perché resistente agli acidi gastrici. Il succo è consumato anche nelle regioni nordafricane, per le sue proprietà dissetanti. Il frutto della melagrana è inoltre poco calorico e ideale da consumare quindi per chi si alimenta in modo sano ed equilibrato.
Utilizzi della melagrana
La coltivazione di questa pianta è assai diffusa nel nostro Paese: i suoi semi sono grandi alleati in cucina, soprattutto per realizzare salse da accompagnare alle carni o confetture di vario tipo o ancora nelle insalate, ad esempio con i finocchi e le arance. Gli utilizzi variano fino alla cosmesi poiché questo frutto ha notevoli proprietà antiossidanti ed è quindi ottimo da usare nei trattamenti di bellezza.
Il mito di Persefone
La melagrana fu al centro della storia di Persefone e Ade e dell’ira della madre di lei, Demetra. Persefone, figlia di Zeus e Demetra, dea dell’agricoltura, fu rapita da Ade, invaghito di lei e portata agli inferi. Giunti a destinazione Ade diede a Persefone una melagrana da assaggiare, un frutto che avrebbe potuto intrappolarla in quel luogo per sempre. La figlia di Demetra però mangiò solo sei chicchi. Demetra, adirata per la condizione della figlia, si scagliò contro la natura e fece piombare sulla terra gelo e freddo, dove fino a quel momento aveva prevalso il bel tempo. Per intercessione di Zeus, si giunse ad un accordo: Persefone avrebbe passato sei mesi all’anno negli inferi (a causa dei sei chicchi), mentre il resto dell’anno avrebbe vissuto insieme alla madre, portando di fatto con se la bella stagione.