Una delle varietà di pesce più amate della nostra bella Italia, i calamari, sono al centro di quasi ogni piatto estivo che consumiamo a casa, ma anche in vacanza. Qual è il segreto per ottenere una cottura ottimale? Il pericolo infatti è quello che possano diventare gommosi e difficili alla masticatura, così anche se immersi in un succulento sugo di pomodoro potrebbero non soddisfarvi a pieno. Di seguito troverete alcuni trucchi per cucinare i calamari senza sbagliare!
La cottura perfetta dei calamari
Il segreto risiede in una cottura ottimale per questo tipo di pesce, molto carnoso e spesso, ma altrettanto delicato. Per cuocere al meglio i calamari ci sono due vie: la prima è quella di cuocerli molto, facendo superare di gran lunga la cottura classica (come potrebbe avvenire ad esempio nelle zuppe di pesce). In questo modo i calamari perderebbero la loro consistenza per mescolarsi perfettamente con gli altri ingredienti. Il secondo metodo è quello di affrontare la classica cottura del pesce, ovvero in tempi molto brevi. Scottati circa 4 minuti mantengono la forma e la consistenza ideale per tuffarsi in ogni ricetta, anche se fatti alla griglia si coloreranno molto all’esterno, ma manterranno la classica forma. Per la cottura al forno invece, il limite è un quarto d’ora a meno che non decidiate di cucinare i calamari ripieni in questo caso i tempi andranno adattati anche alla tipologia di ripieno.
Stuzzicanti varianti estive da cucinare in compagnia
Quando preparate i calamari da cucinare sulla griglia, tenete a portata di mano un guazzetto con un po’ di olio, aglio tritato e prezzemolo, tenere idratato il pesce permetterà la formazione di una crosticina e contribuirà alla morbidezza della carne; se invece scegliete la versione ripiena potrete sbizzarrirvi nelle scelte: c’è chi sceglie solo verdure o chi abbina ricotta o patate schiacciate per contribuire alla morbidezza del risultato… il più curioso? Il ripieno di feta e olive, alla greca e molto saporito. Tra le ricette classiche troviamo anche i calamari fritti, i famosi “anelli”, avete mai provato a impanarli con la farina della polenta? Non ve ne pentirete.