I cibi cotti nel forno a microonde diventano radioattivi? Perdono il loro valore nutritivo? Domande molto comuni, che probabilmente chiunque di noi si è posto almeno una volta nella vita. Bene, allora, fare chiarezza per fugare i dubbi e abbattere qualche luogo comune che fatica ancora ad andarsene via dall’immaginario collettivo. Chiariamo subito: scaldare il cibo al microonde non solo non fa assolutamente male, ma anzi fa soprattutto bene. Anni fa, quando il forno a microonde è stato inventato, c’era timore perché si pensava potesse provocare radiazioni. Invece questo elettrodomestico si limita a prendere le molecole, con l’acqua, e le mobilizza. Scaldandosi, producono un’attività che non chiede l’intervento di nessun’altra sostanza. Si tratta di un sistema di cottura innovativo perché dà la possibilità di rispettare i nutrienti che sono già all’interno del cibo, senza per esempio l’aggiunta di grassi.
Attenzione, però, al modo in cui utilizziamo il microonde. Quando inseriamo un alimento nel forno, infatti, è importante rispettare i tempi di cottura indicati solitamente nell’elettrodomestico stesso. E che variano, ovviamente, in base alle dimensioni: un forno per una famiglia avrà tempistiche diverse rispetto a quello utilizzato in un locale. Facendo un po’ di attenzione, il risultato sarà però quello di cibi ad alta digeribilità, senza rischi per la salute.