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Il cibo “bello” è più sano?: lo studio sulla scorretta percezione degli alimenti

Il cibo “bello” è più sano?: lo studio sulla scorretta percezione  degli alimenti

Si sa, il cibo è uno degli aspetti più importanti per la vita umana. Oltre ad essere la fonte di sostentamento del nostro corpo è diventato anche un fatto prettamente culturale. Mangiare fa bene e ci rende felici, soprattutto se quello che mangiamo è anche bello e ben presentato.

Pensiamo, per esempio, alle difficoltà che potremmo avere nel mangiare una pietanza presentata in modo scomposto o disordinato, seppur il suo gusto si riveli poi del tutto identico allo stesso piatto presentato meglio. Su questo aspetto psicologico legato al cibo si è concentrata la ricerca della dottoressa Linda Hagen!

Il cibo bello è anche più sano?

La dottoressa Hagen, in uno studio pubblicato sul Journal of Marketing, cerca di rispondere proprio a questa domanda: se un alimento è bello ci sembra anche più sano? Lo studio parte dalla scorretta percezione che abbiamo degli alimenti dovuta all’enorme quantità di pubblicità che ci bombarda ogni giorno.

Negli spot i cibi sono presentati sempre al meglio, lucidi, coloratissimi, fumanti e ben presentati. Ciò che succede, a detta della Hagen, è che il consumatore associa il concetto di bellezza a quello di naturale. Si crea quindi una sorta di “cortocircuito” che ci porta a preferire un alimento presentato come simmetrico, ordinato e bello, ad uno che presenta alcune imperfezioni. Eppure, la bellezza non è affatto sinonimo di sano.

Cibo bello e sano: la ricerca della dottoressa Hagen

Lo studio della dottoressa Hagen ha cercato di dimostrare come la percezione di bellezza guidi le nostre abitudini di acquisto, in base a quello che ci sembra più sano. Per farlo, ha svolto tre studi sul campo, avvalendosi principalmente di studenti. Nei primi due studi hanno dimostrato, attraverso alcune immagini su internet, come i cibi più belli siano considerati anche più sani.

Nel terzo studio, invece, ha chiesto ai partecipanti quanto fossero disposti a spendere per acquistare due peperoni, uno perfetto e l’altro con qualche ammaccatura e deformazione. È emerso che i soggetti erano disposti a spendere oltre il 50% in più per il peperone perfetto, seppur le differenze tra i due fossero esclusivamente estetiche.

Insomma, nella nostra mente percepiamo i cibi più belli come più salutari, ma cadremmo anche in errore a crederlo veramente. Si pensi, infatti, ai frutti bio, il più belle volte “brutti”, ma certamente più sani di alcune controparti commerciali, magari trattati con prodotti chimici per farli apparire più belli.

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