Il motivo che spinge il compratore a preferire le arance in retina rispetto a quelle sfuse, è proprio la retina che le contiene. Infatti nel fare la spesa, spesso l’occhio del cliente viene richiamato da loghi, colorazioni o posizionamenti di particolari prodotti, che lo inducono a farne l’acquisto.
Il trucco
La retina delle arance infatti ha lo scopo di attirare il consumatore. La sua colorazione rossa, in contrasto con l’arancione, esalta il colore del frutto, rendendolo più vivido e invitante ai nostri occhi. Si tratta di un’illusione ottica: ill trucco è proprio il colore; quello dell’imballaggio, più intenso di tonalità rispetto al frutto che contiene, enfatizza l’aspetto dell’alimento. In questo modo il cliente, lo percepirà come più bello e succoso rispetto a quello sfuso.
Stupisce infatti che la retina non abbia di per sé alcuno scopo pratico; certo, può tornare utile per il trasporto, ma in realtà è solo questione di marketing. I colori infatti, sono alcuni tra gli strumenti più utilizzati in questo settore per richiamare l’attenzione del cliente. Esempi simili, sono le retine gialle o verdi per i limoni, e quelle rosse per mandarini e pompelmi.
Come riutilizzare la retina
Nel caso non si voglia buttarle, le retine degli alimenti come arance, patate, aglio e simili, possono anche essere riutilizzate. Come possiamo vedere sul canale di Yotube Vivi con Letizia, considerate le loro diverse tinte, si possono usare per decorare vasi di piante o bottiglie, o creare delle divertenti palle di natale tutte colorate. Se si cerca un impiego più pratico, è possibile realizzare delle spugnette per pulire. Per farle, basterà metterne un po’ assieme, avvolgerle da un’altra retina (o di più, per renderla più resistente), e cucire quest’ultima.
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